Stop al Green Pass: il piano del governo per poter arrivare alla cancellazione di una delle misure anti-Covid più discusse.
Il Green Pass è necessario, ma potrebbe non esserlo ancora per molto. Nel mese di febbraio, finalmente, la morsa del Covid sta iniziando ad essere più lenta anche nel nostro Paese. Dopo l’exploit del periodo di Natale, dovuto alle riunioni di famiglia e alla variante Omicron, la curva pandemica è tornata a calare, complici le misure restrittive e l’aumento delle vaccinazioni. Anche per questo motivo il governo sta discutendo finalmente di riaperture e di un ritorno alla normalità che dovrebbe avvenire per gradi nei prossimi mesi. Ritorno alla normalità, e quindi anche cancellazione del Green Pass, una delle misure più osteggiate in queste settimane. Ma quando potremo tornare a fare a meno della certificazione verde? Ecco il piano dell’esecutivo guidato da Draghi.
Stop Green Pass: il piano del governo
Mentre per altre misure la situazione è più semplice e i tempi potrebbero essere molto rapidi, per il Green Pass potrebbe volerci ancora qualche mese prima di poter arrivare allo stop definitivo. Lo ha chiarito il sottosegretario alla Salute Costa, che ha spiegato quale sia il piano del governo: un ritorno alla normalità rapido, ma progressivo.
Il certificato verde è stato molto utile in questa fase della pandemia per incentivare la vaccinazione anche tra le categorie ancora in dubbio. E visto che ad aiutarci sono state le terze dosi somministrate, è ancora necessario mantenere la misura attiva, per indurre chi ancora non si è vaccinato con la terza dose a provvedere nei prossimi mesi.
Tuttavia, una prima svolta potrebbe arrivare già da metà marzo: “Se procediamo con questo ritmo è facile pensare che per metà marzo avremo completato la dose booster a 48 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e, così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni, con la solita gradualità inizieremo un allentamento delle misure“.
Le date del possibile addio al Green Pass
Il ragionamento è semplice, come spiegato dal direttore della Clinica di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Se entro la fine di marzo avremo raggiunto il 95% della popolazione italiana protetta dal vaccino o dagli anticorpi da guarigione, il Green Pass potrebbe essere inizialmente limitato ad alcune situazioni specifiche, come gli aerei o gli ospedali, per poi sparire man mano dalla nostra vita pubblica, magari dal prossimo mese di giugno, quando dovrebbe venire meno anche l’obbligo del vaccino per gli over 50.
Per il momento comunque il Green Pass base o rafforzato (illimitato se ci si è già sottoposti alla terza dose) resta ancora necessario per poter andare a lavoro, partecipare a concerti, eventi sportivi, o anche per poter entrare in tutti i negozi non di prima necessità. Per iniziare a farne a meno dovremo aspettare ancora qualche settimana. Da metà marzo ogni valutazione potrà infatti essere supportata da dati più concreti.